giovedì 3 settembre 2009

Evangelion 2.0 You can (not) advance

Questa recensione presuppone che i lettori abbiano un minimo di conoscenza della serie animata e dei personaggi, altrimenti l'introduzione di tutti questi particolari la renderebbe lunga oltre misura.

Eccomi di ritorno dopo un mese e più di inattività e, sopratutto, dopo essere riuscito a vedere finalmente il nuovo capitolo della nuova tetralogia cinematografica dedicata a Neon Genesis Evangelion, uno delle mie serie animate preferite. L'idea di base della serie non è niente di speciale, ci sono i soliti robottoni che devono combattere contro degli invasori alieni (?) per la salvezza della terra e del genere umano. Quello che rende speciale e spettacolare la serie è però il grande lavoro che gli sceneggiatori hanno fatto con lo sviluppo psicologico dei personaggi ed il continuo uso di elementi prelevati dai vari libri sacri, in particolare la Cabala. In questo secondo capitolo viene narrata, modificata e stravolta la storia della serie dall'episodio 8 fino all'episodio 18, ovvero dall'arrivo del personaggio di Asuka insieme all'unità Eva-02 fino allo scontro con Zeruel e alla fusione del personaggio di Shinji con l'unità 01. Ma il film non è una sterile riproposizione di questi episodi, ma aggiunge diversi nuovi elementi tra cui un nuovo personaggio femminile, due nuove unità Eva (05, 06), angeli con un nuovo design (alcuni inediti) e nuovi oggetti che vanno ad arricchire il già folto inventario semi divino della serie (tra cui la misteriosa chiave di Nabucodonosor). Fin dalle prime immagini ci si può rendere conto di quanto questo film rasenti la perfezione per tutti gli appassionati della serie, dopo i titoli di testa veniamo introdotti a Mari, pilota dell'unità provvisoria Eva-05, intenta a fermare un angelo simile ad una gigantesca colonna vertebrale. Il ruolo di Mari rimane però piuttosto misterioso per tutta la durata del film, credo, infatti, che verrà stabilito il suo vero ruolo nel prossimo capitolo della tetralogia. Dopo questo inizio carico di adrenalina si ritorna ai personaggi classici della serie, tra i quali si aggiungono finalmente Asuka e Kaji. La storia ripercorre piuttosto fedelmente la serie fino allo scontro con Bardiel, ovvero l'angelo che ha posseduto l'unità 03 (qui pilotata da un personaggio diverso rispetto alla serie), lo scontro tra lo 01, attivato dal Dummy plug e non da Shinji, e lo 03 posseduto da Bardiel è perfino più disumano e traumatico rispetto all'originale, ma pur presentando una maggiore dose di violenza, rimane uno spettacolo di "classe", passatemi il termine. Dopo questo scontro che definire splatter sarebbe riduttivo, Shinji abbandonerà il suo ruolo di pilota dell'unità 01, fino a quando il successivo angelo, Zeruel (dotato di un look nuovo e davvero meraviglioso) attacca la città di Neo Tokio 3, dando il via ad una delle scene più belle e d'effetto mai disegnate da mano umana. Lo scontro coinvolgerà prima le unità 02 (pilotato non da Asuka) e 00 che però non riescono a fermare l'avanzata di Zeruel che, dopo essersi aperto un varco all'interno del Central Dogma, proverà a raggiungere il corpo di Lilith per dare origine al Third Impact venendo però fermato dall'unità 01 pilotata da Shinji. Il film si chiude dopo il combattimento e l'ascesa dell'Eva 01 a ruolo di semi divinità in grado di scatenare il cataclisma finale in grado di distruggere tutto il creato. Dopo i titoli di coda c'è però una scena finale aggiuntiva in cui Kaworu Nagisa discende sulla Terra a bordo dell'unità 06 tra lo sgomento finale di tutti i presenti.
Come nel precendente film alla fine c'è una preview del prossimo capitolo presentando varie chicche tra cui l'unità 08 che viene presentata come arma definitiva. Che altro dire, sono rimasto davvero colpito da questo secondo capitolo della saga. Tutto, dai disegni alla musica, rasenta la perfezione, una vera opera d'arte visiva in grado di appassionare sia i neofiti della serie sia i fan di vecchia data che troveranno grandiosi i nuovi eventi narrati da questo film.

Voto: 9 e mezzo

martedì 28 luglio 2009

Genitori Cercasi

Non so come definire questo film, è semplicemente il male allo stato puro, stereotipi razziali a go-go, trama banale e sopratutto un cast di bravi attori sfruttato malissimo. North, il protagonista di questo film intepretato da Elijah Wood, decide, in seguito ai continui litigi dei genitori, di "divorziare" e trovarsi una nuova famiglia che lo valorizzi e lo faccia sentire amato. Dopo aver vinto il processo contro i suoi genitori, North viaggerà per il mondo alla ricerca della famiglia perfetta incontrando man mano personaggi bizzarri che non riusciranno a convincerlo. Detta così può sembrare un normalissimo e innocuo film per famiglie ma credetemi è davvero un film pessimo e malvagio. Tutte le famiglie con cui North va a vivere sono degli stereotipi viventi, la famiglia Texana parla solo di cibo, mandrie e ovviamente hanno il classico accento da vaccari, la famiglia hawaiiana fa stupide battute sull'uso delle lettere dell'alfabeto nelle Hawaii e su come la mancanza di lettere come la F e la E permetterà un più facile ingresso all'università, la famiglia eschimese vive in case come quelle dei Flintstones, la sola differenza è che sono fatte di ghiaccio, gli Hamish hanno tutti lo stesso nome e parlano in modo arcaico (in inglese rende ancora di più), i cinesi trattano North come se fosse una divinità, gli africani vivono tutti in capanne di fango e le donne vanno in giro con il seno al vento e l'ultima famiglia, in cui presenzia anche Scarlett Johansson nella sua prima apparizione cinematografica, è la classica famigliola da pubblicità. Come potete vedere quello che doveva essere un simpatico film per famiglie si rivela essere un concentrato di battute stupide, recitazione pessima, citazioni culturali usate a sfondo razzista, su tutte la scena in cui il nonno eschimese interpretato da Abe Vigoda (Tessio de "Il Padrino") deve abbandonare la famiglia e partire su un'isoletta di ghiaccio per andare a passare i suoi ultimi giorni di vita in mezzo all'oceano. La cosa che più mi fa uscire di testa è però il fatto che il cast è formato da attori che in tutta la loro lunga carriera cinematografica hanno sfornato diversi film divertenti e interessanti, prendiamo ad esempio Dan Aykroyd l'uomo che ci ha regalato tra gli altri Ghostbusters e The Blues Brothers, il già citato Abe Vigoda, Bruce Willis che qualcosa di carino l'ha fatto o Elijah Wood che, nonostante alcuni stupidi film girati nella sua infanzia, ha fatto film interessanti come Sin City e la trilogia del Signore Degli Anelli. Che altro dire, evitate questo film come la peste per tutta la vostra vita.

Voto: 3

giovedì 16 luglio 2009

Stay Alive

Oh mio dio, questo film è la cosa più stupida che io abbia mai visto e non penso che sia nato con questo scopo, ringrazio quindi William Brent Bell, regista e sceneggiatore, di questa abominevole massa informe di scene prive di senso. La premessa è l'ennesimo rip-off di The Ring e simili, questa volta però è un videogioco posseduto dallo spirito della contessa Elizabeth Bathory a compiere gli omicidi. Già queste abbozzo di trama sarebbe dovuto bastare ai produttori per prendere la sceneggiatura del grandissimo William Brent Bell, inserirla in un tritacarte, condirla con della salsa di pomodoro e costringere il magnifico William ad ingurgitare il tutto e invece no, da qualche parte nel mondo esiste qualcuno che ha pensato che questa meravigliosa idea potesse funzionare e produrre un film divertente e godibile. Come al solito i personaggi rivestono i classici ruoli stereotipati, abbiamo il nerd, la darkettona amante dell'esoterismo, la ragazza attraente e misteriosa, il ragazzo dalla tremenda infanzia, il drogatoide che non fa altro che dire frasi fuori luogo e ovviamente ci sono i due poliziotti che non credono alla storia dei ragazzi. Tra gli interpreti ci sono Frankie Muniz di Malcolm, Sophia Bush di One Tree Hill e altri personaggi di popolari serie tv per adolescenti. Il principale problema di questo "film" è rappresentato dalla presenza della contessa Elizabeth Bathory, una serial killer ungherese realmente esistita condannata a morte per l'assassinio di diverse giovani vergini per poter usare il loro sangue per preservare la sua giovinezza, ora, perchè il cadavere della contessa è in Louisiana? Elizabeth era ungherese non di certo americana, ma sopratutto perchè uccide persone tramite un videogioco? Tutto questo non ha il benchè minimo senso, l'idea di fondo poteva essere sfruttata meglio, certo non avrebbe reso la pellicola interessante ma almeno non sarebbero stati 85 minuti di scene senza senso. Lungo il film vengono citati alcuni videogiochi come ad esempio Silent Hill 4, ovviamente le citazioni non fanno riferimento a nessuna scena dei videogiochi a cui si riferiscono. Sinceramente non riesco a trovare punti positivi per questa opera, tutto ciò che ho visto sono scene senza senso, scene prive di suspense, recitazione ridicola e un finale teoricamente shockante che non faranno altro che farvi ridere per l'intera durata del film.

Voto: 2

giovedì 9 luglio 2009

La terra dei morti viventi

Continuano imperterrite le delusioni horror estive di Italia 1, questa settimana ci è stato "donato" uno dei peggiori film in ambito zombie. Una piccola lezioncina di storia prima di addentrarci negli oscuri meandri di questa abominevole pellicola. Nel lontano 1968 un giovane regista di nome George Romero girò uno dei più truculenti e simbolici film horror della storia, quel film era "La notte dei morti viventi". Il film oltre ad essere una delle pellicole più violente, ovviamente in rapporto al periodo in cui uscì, conteneva una forte critica alla guerra in Vietnam e in particolare al ruolo dei soldati di colore impegnati in guerra. Girato con pochissimi fondi "La notte..." rimane tutt'oggi uno dei migliori film horror di sempre. In seguito girerà "Zombi" (titolo originale Dawn Of The Dead) nel 1978 e il capitolo conclusivo della saga, "Il giorno degli zombi" nel 1985. Per ben 20 anni Romero non si occupò più di film sugli zombi, ma nel funesto 2005 il grande regista ha deciso di rovinare la sua opera aggiungendo un'ulteriore capitolo alla saga. Il risultato? Un'ora e mezza circa di scene già viste con personaggi abbastanza banali (il salvatore, l'approfittatore, la donna forte, eccetera) e non più i magnifici effetti speciali di Tom Savini, che tra l'altro ha un brevissimo cameo nel ruolo di Blade (il suo personaggio in "Zombi") ormai anche lui morto vivente. La trama vede una città fortezza dominata dal malvagio e avido Kaufman e un gruppo di mercenari occupparsi di fare raid attraverso i sobborghi in cerca di provviste e qualsiasi cosa possa essere utile per difendersi dall'invasione di morti viventi. Misteriosamente uno degli zombi comincia a prendere coscienza dell'ambiente esterno, riuscendo così ad organizzare una vera e propria forza d'attacco di morti viventi. Una sola domanda mi ronza in testa, gli zombi di mister Romero sono sempre stati "stupidi", mantenevano sì aspetti della propria routine giornaliera (vedi "Zombi"), ma erano comunque bestie senza altro impulso se non quello di nutrirsi di carne umana, quindi perchè in questo film gli zombi sono in grado di organizzare un'attacco? Sinceramente non so rispondere a questa domanda, ma spero che Romero abbia avuto una buona motivazione per aver totalmente stravolto il concetto di zombi. Anche in questo capitolo viene inserita una critica sociale, nel primo film è la critica a razzismo e alla guerra del Vietnam, nel secondo la critica viene rivolta al consumismo e nel terzo c'è una fortissima critica alle follia della direzione Reagan, questa volta il bersaglio di Romero è la globalizzazione e la sottomissione di popoli deboli (in questo caso gli zombi) a scapito del benessere di altri (gli umani). Una grossa delusione è che al contrario degli altri film non c'è nulla che metta davvero tensione, a parte l'interpretazione e la voce di Asia Argento, tutto il film è permeato da un sentore di già visto e di banalità visiva, secondo me ovviamente. Non lo consiglierei praticamente a nessuno, visto che i neofiti del genere lo troverebbero banale e scontato mentre i fan di Romero disapproverebbero la produzione ultra pompata e tremendamente non in linea con gli altri capitoli. Un film evitabilissimo, guardate la trilogia e lasciate perdere questa imitazione.

Voto: 4

domenica 5 luglio 2009

Le colline hanno gli occhi 2 (2007)


E' domenica sera e come al solito non c'è nulla da fare se non guardare dei pessimi e ridicoli film "horror". Giusto mercoledì sera ho visto il remake del primo capitolo de "Le colline hanno gli occhi" e questa sera ho casualmente trovato il link per vedere in streaming il fumante ammasso di vomito che è il seguito del film precedentemente recensito. Questo film è talmente ridicolo e inutile che lo si intuisce sin dalla prima scena, tra l'altro totalmente scollegata dal resto del "film", in cui una donna partorisce un bambino totalmente deforme, che rappresenta perfettamente questo abominio di celluloide, e in seguito viene uccisa con un cazzotto, cosa che dovrebbero subire sceneggiatori e registi di questa paccottiglia. La trama, se così si può chiamare, vede un gruppo di soldati che si reca per un addestramento speciale nella zona chiamata Settore 16 dove, negli anni 50, si tennero degli esperimenti atomici che hanno causato la nascita di mutanti deformi, cannibali e tremendamente incazzosi. La tensione che caratterizzava in parte il primo capitolo qui è totalmente scomparsa, in favore di scene senza senso, dialoghi sostibuili dall'inizio alla fine del film con "gnignignignignignignignigni", personaggi totalmente non sviluppati, ebbene sì, sono i soliti personaggi stereotipati tanto cari ai film horror degli ultimi 20 circa! Le scene splatter vi causeranno un'ilarità tale da portarvi a riempire di deliziose goccioline iridescenti il vostro monitor/tv, il look dei mutanti in questa volta è diventato persino più stupido rispetto al precedente film, questa volta tra i mutanti ci sono la Cosa dei Fantastici Quattro, Abominio arcinemico dell'incredibile Hulk e il gemello brutto del gobbo di Notre-Dame.
Se per il precendente film avevo trovato qualche punto positivo, in questo seguito tutto ciò che posso dire è che la scena in cui Abominio violenta la soldatessa ispanica/nera/qualcosa rappresenta totalmente ciò che questo film fa con gli spettatori, questo film stupra i vostri occhi e non per via di violenza gratuita ed effetti speciali ultra splatter, no questo film vi stupra perchè è un totale ammasso di scene prive di senso, recitazione ridicola, dialoghi di una profondità nulla, effetti speciali realizzati da incompetenti e nessuna razionale spiegazione sul perchè venga scelta la zona dei mutanti come luogo per l'addestramento di soldati. Concludendo, vi consiglio di passare i 90 minuti che sprechereste guardando questa pila di feci e vomito guardando l'ombra proiettata dal vostro naso sul muro perchè, credetemi, in confronto a questo abominio cinematografico, quello sarà il più grande spettacolo della storia.

Voto: 0.5

giovedì 2 luglio 2009

Le colline hanno gli occhi (2006)

Nel lontano 1977 Wes Craven girò un film intitolato "Le colline hanno gli occhi", storia di una famiglia che, durante un viaggio per arrivare per trascorrere una vacanza in famiglia, si imbattono in un gruppo di cannibali mutati dalle radiazioni di passati esperimenti nucleari . Per l'epoca era un concetto nuovo, molto inquitante potremmo dire. Ovviamente Wes Craven dopo aver annientato il suo lavoro con un primo sequel nel 1985, che in seguito disconoscerà, decide di produrre un remake del suo piccolo gioiellino e ne affida la direzione ai due registi di "Alta Tensione" uno dei film più assurdi e splatter della storia. Il risultato? Una buona parte iniziale che contribuisce ad installare nello spettatore una buona dose di tensione, anche a causa della presenza di una famiglia e non dei soliti giovani stereotipati, ma che purtroppo viene smerdata dalla seconda parte innanzitutto a causa del design dei mutanti. So benissimo che gli autori volevano riproporre quello che effettivamente le radiazioni possono fare alle persone, ma certi personaggi non potranno fare altro che scatenare l'ilarità dello spettatore. Tra i più divertenti abbiamo Slott dei Goonies (fa persino gli stessi versi), la Zia Fester (mi aspettavo che tirasse fuori una lampadina e iniziasse ad accenderla con le labbra), il mutante Alien (la testa è la stessa) e il mutante mostro di Frankenstein che si vede in ben 2 scene per poi fare una misera fine con tanto di fatality. Ecco un'altro problema che ho avuto sono le uccisioni, i buoni che muoiono lo fanno in 5 minuti e, tranne una che è davvero divertente, sono morti banali e poco interessanti. Dopo il macello dei buoni e rapimento della figlia sarà al democratico padre venditore di cellulari partire al salvataggio/macellamento. Il film originale sviluppava inoltre un certo simbolismo che culmina alla fine con l'uccisione di uno dei mutanti e in seguito l'infierire da parte di Doug, il democratico, sulla carcassa insanguinata. E' una metafora che fa chiedere allo spettatore chi siano i veri mostri, i mutanti o i normali? Qui questo simbolismo viene totalmente buttato fuori dalla finestra in favore di un finale cliffhanger in cui vediamo i sopravvissuti venire spiati da un binocolo e lo schermo si tinge di rosso come nell'originale nonostante quel rosso significasse altro nell'originale. Una menzione speciale la voglio fare sugli effetti speciali, abbastanza ben fatti e altamente sanguinosi, in particolare nella scena in cui il tipo della stazione di rifornimento decide di farla finita. Concludendo, il remake de "Le colline hanno gli occhi" non è un film pessimo come "Wrong Turn" ma comunque non brilla per qualità rimane però abbastanza godibile, pollice su per questo remake.

Voto: 6+

mercoledì 1 luglio 2009

Evil Dead 2


Come molti sapranno il primo Evil Dead è uno dei film più splatter degli anni '80. La trama è alquanto classica, un gruppo di ragazzi va a campeggiare in uno chalet in mezzo ai boschi dove trovano un'antico volume sumero, il Necronomicon di Lovecraftiana memoria, e in seguito ad un'incidente, attivano un registratore dove sono registrate le fras necessarie ad evocare uno spirito dei boschi, iniziano a venir posseduti e ad uccidere il loro amici. Realizzato con una somma alquanto bassa per gli standard hollywodiani, 350 mila $, diventa uno dei film più cult della storia del cinema horror. Sam Raimi decide 6 anni dopo di girare un nuovo capitolo della saga, questa volta sostenuto da un budget maggiore, e quello che ha creato è, secondo la mia opinione, uno dei film più divertenti della storia del cinema. Evil Dead 2 non si può considerare a tutti gli effetti un sequel in quanto il film riprende solo parzialmente la trama del primo film, questa volta sono solo Ash, interpretato dal grande Bruce Campbell, e la sua ragazza Linda a recarsi allo chalet per trascorrere un romantico weekend. Anche questa volta i due trovano il Necronomicon e, prima Linda e poi Ash, vengono posseduti dallo spirito dei boschi. Dopo aver eliminato Linda versione deadite, Ash verrà sottoposto alle più assurde delle torture pensabili e in qualche modo riuscirà a tenere a bada la sua indole maligna. Quello che segue è circa un'ora di scene tremendamente divertenti, memorabile la scena in cui Ash si libera della mano posseduta per poi nasconderla in un bidone coperto dal volume di "Addio alle armi" (in inglese il gioco di parole rende meglio in quanto "arms" significa sia armi che braccia) oppure quella in cui tutti i mobili della casa si animano e iniziano a ridere portando Ash quasi alla "pazzia". Al contrario del precedente film questa volta i deaditi sono volutamente finti, la scena della botola ne è un'esempio lampante, e il sangue che caratterizzava il precedente capitolo è questa volta sostituito da strane misture colorate (verdi, rosse, nere e blu) che vengono continuamente sparate a mò di idrante sul povero Ash, privo ormai di una mano ma arricchito da una motosega, che non può fare altro se non continuare a fermare l'avanzata dei deaditi in un modo simile alle commedie slapstick di personaggi come Stanlio e Olio o i Fratelli Marx. Il film non va assolutamente visto con l'intenzione di vedere un film horror, guai a voi, ma visto semplicemente per quello che è, un perfetto esempio di come i registi sappiano non prendersi sul serio e reinventarsi completamente, con il successivo capitolo "Army Of Darkness" accadrà anche di più. Un film da vedere assolutamente in compagnia per farsi qualche sana risata e per vedere cosa un bravo regista e un'ottimo attore possano realizzare per prendersi in giro.

Voto: 8